lunedì 1 maggio 2017

Stronzo, sei uno stronzo!




Sei cento volte stronzo. Sia a dire ma anche solo a farti venire in mente simili idee. La tua rabbia valla a sfogare altrove, non contro di me. Pensaci mille volte prima di dire tali scempiaggini. Se continui così io non ti parlo più. Neppure qui io ti parlo più. Cercati altrove una tua via di salvezza, un tuo modo di esporre i tuoi pensieri, ma tienimene al di fuori. Io non me lo merito, ne sono sicura. Tu ti illudi di trovare ancora in me una tua controparte attenta, arrendevole se serve ma razionale, pronta a perdonarti certe uscite. 

È finita, devi capirlo. Ora vale solo la realtà, quella vera, dura, razionale, senza pietà, quella degli anni trascorsi assieme che però sono ormai passato, quella delle persone che non hanno vissuto assieme la nostra vita, e non ti potranno mai capire come ti illudi che succeda. Accetta i fatti. Siediti e ragiona. La testa, se vuoi, ti funziona ancora. Trova altre soluzioni. Aspetta che il tempo ti apra prospettive, ma dai tempo al tempo, adattati, sii un po’ più umile, chiedi, non arroccarti chiudendoti da solo in un vicolo cieco e cercando me, che non ci sono più, come tuo capro espiatorio.

I tuoi malumori te li tieni, li metti in un bel pacchetto, ci metti un nastro del colore che preferisci e li butti nel cesso. 

Non hai ancora capito perché ti dico che sei uno stronzo? Già hai scordato quello che mi hai detto stamane e che pensi da ieri? Allora sei grave sul serio.


Mi manchi da morire, Viz.




                                                              Silvano C.©  
 (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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