mercoledì 28 giugno 2017

sabbia

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Sempre alla ricerca di quello che ci potrebbe essere dietro alla duna, con i piedi scalzi a calpestare la sabbia. L’attesa di un incontro, la possibilità di rubare uno sguardo, il sacro ed il profano, il lecito e l’illecito, e vicino il mare d’estate.

Le montagne sono silenzio, poesia, meditazione e fatica. Ogni montagna però coltiva segretamente il suo sogno, e lo realizza con metodo ed impegno, in modo impercettibile per il tempo umano. Ogni montagna cerca di raggiungere il suo mare, si trasforma lentamente in sabbia per spostarsi, e talvolta chiede aiuto anche al vento, non solo all’acqua che scorre.

La sabbia ed il mare, vicini, ed attorno la vastità del mondo che si trasforma ogni giorno. Quello che era ieri già domani potrebbe non essere più. Sabbia, polvere, talvolta cenere.

La vita sospesa sull’altalena gioca sino a quando il destino lo permette, si dondola, accetta chi la spinge ma non le dispiace a volte ammirare attorno e fermarsi. E poi, ad un certo momento, decide di fermarsi sul serio, e si trasforma ancora, stavolta in vento e ricordo.

E intanto, sulla spiaggia, anche il mare arriva per giocare e spostare la sabbia lasciandosi ammirare da chi ha camminato sin dalle montagne per vederlo e ricordare le giornate felici. Per quelle tristi il tempo è sempre troppo lungo.


                                                                        Silvano C.©  
 (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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